Classificazione dei rifiuti: cosa cambia dal 1 giugno 2015?
Nel caso di rifiuti non pericolosi "in assoluto" (che non hanno un codice CER a specchio), non cambia praticamente nulla.
Nel caso di rifiuti pericolosi "in assoluto" (anch'essi privi di codice a specchio), è necessario verificare:
la possibilità che i rifiuti possano classificati con i 3 nuovi codici CER introdotti dalla normativa:
01 03 10* – fanghi rossi derivanti dalla produzione di alluminia contenenti sostanze pericolose, diversi da quelli di cui alla voce 01 03 07
16 03 07* – mercurio metallico
19 03 08* – mercurio parzialmente stabilizzato
Cambiare le caratteristiche di pericolo H (da H 1 ad H15) in HP (da HP1 ad HP5)
Verificare l'adeguamento delle caratteristiche di pericolo ai nuovi parametri poichè la normativa ha introdotto nuovi limiti (prestare soprattutto molta attenzione alle nuove classi HP5 e HP6). Nel caso i rifiuti siano soggetti ad analisi periodiche, il proprio laboratorio può fornire informazioni esaustive in tempi brevi in merito a tale verifica
Nel caso di rifiuti concodici a specchio: verificare con il laboratorio se il rifiuto risulti pericoloso o meno a seguito dell’introduzione dei nuovi limiti sulle concentrazioni di sostanze che possono rendere pericoloso un rifiuto e attribuire le corrette classi di pericolo (prestare molta attenzione alle nuove classi HP 5 e HP 6).
Chi è soggetto all'ADR?
Tutte le organizzazioni che effettuano operazioni di imballaggio, di carico, di riempimento, di trasporto, di scarico di merci pericolose.
Sono soggette ad ADR, per esempio quelle ditte che ricevono materie prime/merce che viaggia in ADR e che producono rifiuti pericolosi che sono soggetti anch'essi al trasporto in ADR.
Inoltre, esclusi i casi di esenzione prevista, tali organizzazioni hanno l'obbligo di nominare un consulente per la sicurezza (consulente ADR).
ADR è l’acronimo di “Accord Dangereuses Route” cioè “Accordo europeo relativo ai trasporti di merci pericolose su strada”.
Con esso vengono regolamentati:
la classificazione delle sostanze pericolose in riferimento al trasporto su strada
le norme e prove che determinano la classificazione delle singole sostanze come pericolose
le condizioni di imballaggio delle merci, caratteristiche degli imballaggi e dei contenitori
le modalità costruttive dei veicoli e delle cisterne
i requisiti per il mezzo di trasporto, compresi i documenti di viaggio
Devo acquisire un terreno su un’area ex industriale: quali precauzioni/verifiche devo effettuare?
Quando non si hanno notizie storiche precise circa l’utilizzo di un’area, il primo passo da fare è quello di caratterizzare il sito per raccogliere informazioni circa la sua effettiva “salute”.
Tale analisi permette di individuare in maniera precisa la presenza di passività ambientali che possono incidere anche significativamente sulla valutazione economica dell’area da acquistare, mettendo così al riparo il cliente da possibili sorprese a trattativa avvenuta.
Ultimato questo step, è possibile valutare l’esigenza o meno di un intervento di messa in sicurezza e/o bonifica, che ha lo scopo di arginare l'inquinamento e ridurre la concentrazione dei contaminanti ad un valore inferiore ai limiti previsti dalla normativa o, se possibile, ripristinare le condizioni iniziali del sito.